Non tutti i manager vengono per nuocere

La scelta sbagliata di un manager può essere un errore più grande di quanto sembri

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Quando ho iniziato a fare l’area manager mi sono chiesto perché l’avessero proposto proprio a me.

Avevo qualche talento particolare?

Ero il più bravo?

Ero il meno peggio?

Ho accettato anche se non sapevo quali fossero le risposte a quelle domande. Avevo 29 anni e a 29 anni non mi facevo delle grandi domande. Intanto “le promozioni non si rifiutano” e poi volevo evitare di finire dalla padella alla brace, da non avere un capo ad avere un nuovo capo, che magari era pure peggio.

Beata incoscienza.

Oggi, qualche domanda me la faccio, mi guardo intorno, sono curioso di come si interpreta il ruolo del manager nelle aziende e di come si scelgono, i manager.

Riccarda Zezza e Biancamaria Cavallini, in due articoli su AlleyOop (il Sole 24 Ore), scrivono di come diventare manager a volte sia frutto di un “incidente di percorso” o dell’analisi approssimativa di alcune attitudini personali.

[I manager] “Sono spesso soggetti a richieste contrastanti e molti di loro sono manager per accadimenti di carriera, piuttosto che per consapevoli scelte e autentiche ambizioni. Tanti, infatti, ricoprono questo ruolo perché è l’unica via possibile per una maggiore retribuzione e per ottenere influenza.”

Quante persone vogliono diventare manager perché ciò offre loro la possibilità far crescere altre persone?

La conseguenza è che negli ultimi anni i manager hanno riportato livelli di burnout più elevati rispetto ai propri collaboratori.

Dall’altra parte, tra le caratteristiche che dovrebbe avere un manager, Biancamaria Cavallini cita la “super-sicurezza” e come questa possa sconfinare in tratti anche opposti tra loro, dal narcisismo all’umiltà.

Non so ancora perché 10 anni fa sono stato scelto per fare l’area manager, ma è un lavoro che mi piace e mi diverte. Ancora oggi, le soddisfazioni più grandi me le dà veder le persone con cui lavoro raggiungere i propri obiettivi.

Capisco però che non tutti siano nella mia condizione e che alcuni si siano pentiti di aver accettato un ruolo che non calza.

Serve riflettere bene quando si sceglie un manager: perché lo stiamo scegliendo?

Davvero vogliamo privarci del miglior venditore per fargli fare l’area manager?

Siamo in grado di farlo crescere e di metterlo in condizioni di far crescere le persone intorno a lui?

“Un po’ più di onestà intellettuale salverebbe molte aziende. E tutelerebbe il benessere psicologico di molte persone. Tanto di responsabili quanto di collaboratori.”

Ecco i link ai due articoli.

https://alleyoop.ilsole24ore.com/2022/07/13/manager-gestire-persone/

https://alleyoop.ilsole24ore.com/2022/07/15/super-sicurezza-manager-patologica/